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Sant'Emidio Rosso
Tipologia
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Località
Il tempietto di Sant'Emidio Rosso è stato edificato al di fuori delle vecchie mura cittadine di Ascoli Piceno e rappresenta uno dei siti religiosi dedicati a sant'Emidio, patrono della città.
Descrizione
Sorge nel quartiere di Porta Solestà poco distante dal ponte Romano e dalla fonte di sant'Emidio.
La dedicazione al santo ricorda che in quel luogo questi subì la pena della decapitazione e, secondo la tradizione agiografica, si incamminò, con in mano la sua testa, per raggiungere le grotte. Queste erano il luogo dove si era rifugiato coi compagni durante le persecuzioni, che divennero il posto del loro sepolcro ed in seguito sede dell'oratorio trasformato, nella prima metà del Settecento, nel tempietto di Sant'Emidio alle Grotte.
La piccola chiesa, a pianta ottagonale, finestrata e con basamento di travertino liscio, nasce come ampliamento del capitello votivo che custodiva il sasso della decapitazione.
La pietra è identificata col nome de “la cona de Santo Migno”. “Cona” è una parola che deriva dal greco bizantino (είκόηα) che vuol dire “ritratto o immagine” e “Santo Migno” che significa di modesta statura, piccolo, grazioso.
Il popolo dei fedeli ascolani ha destinato questa pietra a divenire la reliquia della memoria del martirio del santo cefaloforo, primo vescovo di Ascoli, conservandola ancora oggi al di sotto dell'unico altare all'interno della chiesetta. I primi cristiani protessero il cippo racchiudendolo in un modesto capitello votivo che lo custodì per lunghi secoli.
Il tempietto si distingue per essere interamente dipinto di rosso, colore che ricorda il sangue versato dal Martire.
È un luogo di culto molto sentito nella devozione popolare ed anche per questo motivo è molto facile trovarlo aperto e frequentato da cittadini ascolani.

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