Alta valle del Metauro: sulle tracce di Asdrubale - Progetto Appennino Outdoor PU
Nel lembo superiore della vallata disegnata dal fiume Metauro, sulla sommità di un poderoso masso di gessite - vero balcone naturale - si staglia il minuscolo borgo di Peglio. Con i suoi 660 abitanti, mantiene intatto l’aspetto dell’antico castello e sa regalare panorami incantevoli. Da qui si raggiunge Urbania, custode di memorie che risalgono all’epoca medievale e celebre tuttora per la produzione di maiolica. Ecco, dunque, Fermignano, borgo di fondazione romana e scenario della battaglia del Metauro (207 a.C.), in cui l'esercito cartaginese, comandato da Asdrubale, subì una rovinosa sconfitta. Si narra che proprio qui, sulla collina di Montelce, sia sepolto Asdrubale e che la sua tomba sia stata visitata da Montaigne e Giacomo Leopardi.
Alla scoperta del Monte San Bartolo - Progetto Appennino Outdoor PU
Meravigliarsi in qualsiasi stagione dell’anno: è il destino che piacevolmente attende i visitatori del Parco naturale del monte San Bartolo. Che sia in primavera, quando il giallo delle ginestre odorose ricopre per intero le pendici del monte, o in estate, quando il tramonto incandescente infiamma cielo e mare, o in autunno, quando i boschi si colorano dei toni dell’autunno, l’effetto “wow” è costantemente assicurato. La porta d’ingresso da nord è Gabicce Mare; da sud è il porto di Pesaro: in mezzo, una strada panoramica (coincidente con la strada provinciale n. 44) di infinita bellezza.
Pedalare fra Medioevo e Rinascimento - Progetto Appennino Outdoor PU
Pedalare fra Medioevo e Rinascimento, tra borghi dove il tempo sembra essersi fermato, colline morbide e una città, Urbino, caratterizzata da una ricchezza storica e artistica incommensurabile. È l’ispirazione che si ricava da questo itinerario, che comincia dal grazioso centro medievale di Tavoleto, abbarbicato su una ripida collina nei pressi del fiume Foglia – al confine con la Romagna –prosegue attraverso Galli e Trasanni e giunge a Urbino, città natale di Raffaello Sanzio e culla del Rinascimento italiano. Proprio per il suo respiro quattrocentesco, il centro storico urbinate - dominato dal magnifico Palazzo Ducale (oggi sede della Galleria nazionale delle Marche) – è annoverato dal 1988 fra i patrimoni dell’umanità Unesco.
Alla scoperta di Vallefoglia e Monteciccardo - Progetto Appennino Outdoor PU
Immergersi nella più squisita tradizione marchigiana e godere dei paesaggi naturali, dei colori e profumi di questa regione è semplice grazie a questo itinerario, che si snoda tra le località di Borgo Santa Maria (alle pendici della collina di Pozzo Alto, nei pressi di Tavullia), Arzilla, Villa Ugolini e Montegaudio (frazione di Monteciccardo), tutte nell’immediato entroterra pesarese. Da percorrere in gravel, mountain bike o bici elettrica, preferibilmente durante la bella stagione, regala scorci fiabeschi e sentieri piacevolmente ombreggiati dai boschi.
Da Mombaroccio a Cartoceto - Progetto Appennino Outdoor PU
L’itinerario si snoda nel cuore della bassa Val Metauro: caratterizzata da rilievi più dolci rispetto alla parte alta, digrada progressivamente verso il mar Adriatico. Qui, a 235 metri sul livello del mare, si incrocia l’antico comune di Cartoceto, immerso fra ulivi e campi coltivati. La leggenda vuole che la cittadina fu fondata da un gruppo di Cartaginesi, scampato alla battaglia del Metauro (tenutasi nella vicina Fermignano) durante la seconda guerra punica (218-201 a.C.). Dopo una breve sosta nella medievale Saltara, eccoci a Mombaroccio, uno dei borghi più graziosi e meglio conservati dell’entroterra fanese. Cinto da mura possenti, ospita un interessante museo della civiltà contadina.
Nella patria di Valentino Rossi - Progetto Appennino Outdoor PU
Tra mare e colline, tra rocche maestose e borghi ospitali, custodi di tradizioni autentiche, ecco snodarsi un percorso che si snoda nei dintorni di Tavullia, località resa celebre dal suo cittadino più illustre, il 9 volte campione del mondo nella MotoGp Valentino Rossi. Tra i vari punti d’interesse naturalistici occorre segnalare, proprio a Tavullia, la Strada dei mandorli e, nelle frazioni di Case Bruciate e Babbucce, l’arboreto San Germano. Si tratta di un progetto germogliato – è il caso di dirlo - durante il lockdown, che prevede la piantumazione di 250 alberi, che chiunque potrà ‘adottare’ e far crescere.
Lungo la Via Flaminia - Progetto Appennino Outdoor PU
Lungo la via Flaminia (l’antica via aperta nel 220 a.C., che conduceva da Roma a Rimini), sul tratto in cui questa costeggia il fiume Candigliano, si trova la celebre Gola del Furlo, divisa tra i comuni di Fermignano e Acqualagna. La valle, scavata come un canyon, è stata disegnata da fenomeni erosivi tra i monti Pietralata e Paganuccio e, nel corso dei secoli, è stata anche teatro di sanguinose battaglie. L’itinerario è ideale per lasciarsi incantare dalla meraviglia di Acqualagna, parte della riserva naturale della Gola del Furlo e sede della splendida abbazia di San Vincenzo al Furlo. Da non perdere, poi, Fossombrone, cittadina pregna di bellezza, arte, storia e cultura millenarie.
Gradara e il Parco regionale naturale del San Bartolo - Progetto Appennino Outdoor PU
«Quando leggemmo il disiato riso / esser baciato da cotanto amante, / questi, che mai da me non fia diviso, / la bocca mi baciò tutto tremante». Riecheggiano nella mente i versi danteschi mentre si pedala verso Gradara, cuore dell’itinerario. Il borgo deve la sua fama nel mondo alla tragica storia di Paolo e Francesca, mirabilmente raccontata nel V Canto dell’Inferno e ambientata, secondo la leggenda, proprio nelle segrete del castello medievale che sorge nel suo centro storico. Merita una sosta questo splendido borgo, divenuto nel tempo uno dei più visitati della regione, oltre che teatro di importanti eventi musicali e culturali. Il percorso si conclude a Pesaro, seconda città più popolosa delle Marche, affacciata sul mar Adriatico.
Pedalare tra il Foglia e il Conca - Progetto Appennino Outdoor PU
Pedalare nella terra di mezzo: tra la valle romagnola del Conca e quella marchigiana del Foglia; tra le terre storicamente dominate dai Malatesta e quelle su cui erano i signori del Montefeltro a esercitare la propria influenza; tra torri, palazzotti e borghi che sono rimasti oggetto di aspre contese fino a tempi recentissimi. Decisamente affascinanti le minuscole località attraversate, il più delle volte raggiungibili dopo salite assai impegnative. Ma la vista premia decisamente la fatica: è il caso di Monte Grimano Terme, dal 2014 incluso tra i Borghi più belli d’Italia, di Monte Cerignone, dominato dalla rocca feltresca del XII secolo, e di Villagrande di Montecopiolo, paese a 925 metri di altitudine, immerso in un paesaggio naturale da fiaba.