×
menuclose
Fatti Ispirare
Viaggio Italiano
Pubblicato il 7/3/2025 da Regione Marche - Outdoor Team



Le Marche sono una regione che si identifica nella bellezza del suo paesaggio, un paesaggio ricco di storia e tradizione, segnato dai segni lasciati dall'uomo nel corso dei secoli. 

La ciclovia, in questo contesto, deve essere concepita come parte integrante di quest’opera d'arte naturale e storica, recuperando e valorizzando i tracciati esistenti. 

Le ciclovie della regione non solo fanno parte del sistema di mobilità, ma anche della rete ecologica, percorrendo i corridoi fluviali e creando nuove connessioni verdi, così come opportunità per il recupero di aree dismesse e degradate. Questi percorsi diventano quindi occasioni per migliorare le condizioni naturali del territorio, incrementando la biodiversità e favorendo un legame più forte tra le comunità locali e il loro ambiente. 

Grazie all’offerta di percorsi diversificati, a una rete di servizi di qualità e a una comunità accogliente, le Marche si pongono come una meta ideale per il cicloturismo, immersa tra natura e storia.

Ciclovia Adriatica da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del Tronto 

Il tratto marchigiano della Ciclovia Adriatica, che va da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del Tronto, è una parte fondamentale di un progetto che, una volta completato, collegherà l’intera costa adriatica italiana. Il percorso di 49 km si snoda tra borghi storici, paesaggi costieri e riserve naturali, offrendo un’esperienza che mescola natura e cultura. Il viaggio inizia dalla pineta di Porto Sant'Elpidio, simbolo del distretto calzaturiero marchigiano, per proseguire lungo la costa attraverso Lido di Fermo, Porto San Giorgio e Marina Palmense, fino a Torre di Palme, un borgo medievale che regala splendide viste sul mare. Da Pedaso, con il suo faro, simbolo della tradizione marittima, si arriva a Grottammare e San Benedetto del Tronto, con il suo lungomare alberato e il vivace porto. La Riserva Naturale Regionale Sentina, un’oasi faunistica di grande valore, segna la conclusione di questo affascinante viaggio.

Ciclovia delle Abbazie

Un altro percorso affascinante delle Marche è la Ciclovia delle Abbazie, che da Civitanova Marche porta a Corridonia. Della lunghezza di circa 68 km, inizia dal Santuario di Santa Maria Apparente, prosegue tra i murales di Civitanova e raggiunge l’Abbazia di Santa Croce al Chienti, un capolavoro dell’architettura romanica. Tra le colline maceratesi, il percorso prosegue con una visita all’Abbazia di Santa Maria di Piè di Chienti, famosa per la sua struttura a due piani e per la presenza rara di matronei. Arrivati a Corridonia, l’Abbazia di San Claudio al Chienti, legata alla figura di Carlo Magno, domina il paesaggio. Proseguendo, si arriva alla Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra, un’oasi di tranquillità e natura incontaminata. L’abbazia di Chiaravalle di Fiastra, un esempio significativo dell’architettura cistercense, si inserisce perfettamente in questo scenario naturale. Il percorso prosegue tra vigneti e paesaggi collinari fino a Tolentino, dove il Castello della Rancia e la Basilica di San Nicola con il suo ciclo di affreschi del XIV secolo completano questa esperienza culturale e paesaggistica.

Ciclovia Adriatica da Fano a Gabicce Mare

La Ciclovia Adriatica da Fano a Gabicce Mare rappresenta un altro tratto suggestivo di circa 36 km, che coniuga cultura, musica e natura. Fano, città romana per eccellenza, offre il suo patrimonio storico a partire dall'Arco di Augusto e dalle antiche mura romane. Proseguendo verso nord, si raggiunge Pesaro, città di Gioacchino Rossini e Capitale Italiana della Cultura nel 2024, famosa anche per la sua “Bicipolitana”. Il percorso continua verso il Monte San Bartolo, un parco naturale che regala panorami mozzafiato sull’Adriatico, e lungo la costa si incontrano piccoli borghi come Fiorenzuola di Focara e Casteldimezzo, che offrono pause pittoresche. Il viaggio si conclude a Gabicce Monte, affacciata sul mare, dove la natura e il paesaggio marino si fondono perfettamente, celebrando anche la memoria del ciclista Marco Pantani con un murale dedicato lungo la “curva di Pantani”.