Nell'ambito del progetto Viaggio Italiano sono state individuate tre Ciclovie:
Ciclovia Adriatica da Fano a Gabicce Mare
Ciclovia Adriatica da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del Tronto
Le Marche sono una regione che si
identifica nella bellezza del suo paesaggio, un paesaggio ricco di storia e
tradizione, segnato dai segni lasciati dall'uomo nel corso dei secoli.
La ciclovia, in questo contesto, deve essere concepita come
parte integrante di quest’opera d'arte naturale e storica, recuperando e
valorizzando i tracciati esistenti.
Le ciclovie della regione non solo fanno parte del sistema
di mobilità, ma anche della rete ecologica, percorrendo i corridoi fluviali e
creando nuove connessioni verdi, così come opportunità per il recupero di aree
dismesse e degradate. Questi percorsi diventano quindi occasioni per migliorare
le condizioni naturali del territorio, incrementando la biodiversità e
favorendo un legame più forte tra le comunità locali e il loro ambiente.
Grazie all’offerta di percorsi diversificati, a una rete di
servizi di qualità e a una comunità accogliente, le Marche si pongono come una
meta ideale per il cicloturismo, immersa tra natura e storia.
Ciclovia Adriatica da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del
Tronto
Il tratto marchigiano della Ciclovia Adriatica, che va da
Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del Tronto, è una parte fondamentale di un
progetto che, una volta completato, collegherà l’intera costa adriatica
italiana. Il percorso di 49 km si snoda tra borghi storici, paesaggi costieri e
riserve naturali, offrendo un’esperienza che mescola natura e cultura. Il
viaggio inizia dalla pineta di Porto Sant'Elpidio, simbolo del distretto
calzaturiero marchigiano, per proseguire lungo la costa attraverso Lido di Fermo,
Porto San Giorgio e Marina Palmense, fino a Torre di Palme, un borgo medievale
che regala splendide viste sul mare. Da Pedaso, con il suo faro, simbolo della
tradizione marittima, si arriva a Grottammare e San Benedetto del Tronto, con
il suo lungomare alberato e il vivace porto. La Riserva Naturale Regionale
Sentina, un’oasi faunistica di grande valore, segna la conclusione di questo
affascinante viaggio.
Un altro percorso affascinante delle Marche è la Ciclovia
delle Abbazie, che da Civitanova Marche porta a Corridonia. Della lunghezza di
circa 68 km, inizia dal Santuario di Santa Maria Apparente, prosegue tra i
murales di Civitanova e raggiunge l’Abbazia di Santa Croce al Chienti, un
capolavoro dell’architettura romanica. Tra le colline maceratesi, il percorso
prosegue con una visita all’Abbazia di Santa Maria di Piè di Chienti, famosa
per la sua struttura a due piani e per la presenza rara di matronei. Arrivati a
Corridonia, l’Abbazia di San Claudio al Chienti, legata alla figura di Carlo
Magno, domina il paesaggio. Proseguendo, si arriva alla Riserva Naturale
dell’Abbadia di Fiastra, un’oasi di tranquillità e natura incontaminata.
L’abbazia di Chiaravalle di Fiastra, un esempio significativo dell’architettura
cistercense, si inserisce perfettamente in questo scenario naturale. Il
percorso prosegue tra vigneti e paesaggi collinari fino a Tolentino, dove il
Castello della Rancia e la Basilica di San Nicola con il suo ciclo di affreschi
del XIV secolo completano questa esperienza culturale e paesaggistica.
Ciclovia Adriatica da Fano a Gabicce Mare
La Ciclovia Adriatica da Fano a Gabicce Mare rappresenta un
altro tratto suggestivo di circa 36 km, che coniuga cultura, musica e natura.
Fano, città romana per eccellenza, offre il suo patrimonio storico a partire
dall'Arco di Augusto e dalle antiche mura romane. Proseguendo verso nord, si
raggiunge Pesaro, città di Gioacchino Rossini e Capitale Italiana della Cultura
nel 2024, famosa anche per la sua “Bicipolitana”. Il percorso continua verso il
Monte San Bartolo, un parco naturale che regala panorami mozzafiato
sull’Adriatico, e lungo la costa si incontrano piccoli borghi come Fiorenzuola
di Focara e Casteldimezzo, che offrono pause pittoresche. Il viaggio si
conclude a Gabicce Monte, affacciata sul mare, dove la natura e il paesaggio
marino si fondono perfettamente, celebrando anche la memoria del ciclista Marco
Pantani con un murale dedicato lungo la “curva di Pantani”.