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Storywalking nella Valle del Foglia: Castello, mulino e borgo di Montefabbri
Dove si trova
Vallefoglia
parcheggio di Via delle Mura, Montefabbri (PU)
Quando
Date non disponibili. Attività svolta
L'attività si svolgerà all'aperto
Lingue:
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Tuffo nella storia di uno dei borghi più belli d’Italia, Montefabbri, con la sua suggestiva pieve altomedievale del X sec, una delle quattro pievi più antiche della diocesi di Urbino, dedicata a San Gaudenzio, al cui interno si possono ammirare opere pittoriche, iscrizioni lapidee, la cripta di Santa Marcellina (III sec. DC) e numerosi paliotti in scagliola, che sono i più antichi delle Marche. Castrum Mons Fabrorum prese il nome dai Fabbri, antichi Signori del luogo. Terra contesa dai Montefeltro e i Malatesta per l’ottima posizione strategica, Montefabbri entrò nell’orbita del Ducato di Urbino, divenendone un bastione difensivo verso il mare.

Divenuto in seguito feudo di Francesco Paciotti (illustre architetto e ingegnere civile e militare del XVI secolo) nel 1578, per investitura di Francesco Maria II della Rovere, ultimo duca di Urbino, il territorio castrense e la campagna circostante rimasero sotto la giurisdizione della dinastia Paciotti, fino al 1774. Nella seconda metà dell’Ottocento, la storia di questa contea venne segnata dalla recrudescenza del banditismo locale, con la banda di Terenzio Grossi. La storia di Montefabbri si lega con quella del Mulino di Pontevecchio che, insieme al ponte, costituisce un’ingente opera di architettura idraulica, secondo i canoni dell’architettura vitruviana. Il complesso molitorio venne commissionato dai Della Rovere, su progetto della famiglia Paciotti, e nel 1862 fu teatro di un conflitto a fuoco tra la banda Grossi e i carabinieri, sostenuti dalla guardia nazionale.

Per raggiungere il mulino, scenderemo verso il fiume Foglia, nel fondovalle, lungo declivi tappezzati da filari di viti e campi coltivati, in cui un tempo si inerpicava la strada che da Pesaro conduceva a Urbino, la stessa che percorreva il duca Federico nel Millecinquecento, durante i suoi spostamenti. Attraversando questi luoghi suggestivi, incontreremo la casa natale del Beato Sante Brancorsini e alcuni piccoli oratori, che appartenevano alla vicaria della Pieve di San Gaudenzio.

A chiudere la mattinata, il “Museo della mezzadria” con storywalking sulla storia dell’opificio e la possibilità di merenda alla Fattoria del Borgo, fattoria didattica con prodotti biologici davvero originali e gustosi… 

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Cosa portare Mantella impermeabile, scarpe comode, acqua, abbigliamento a strati, pranzo al sacco.

Difficoltà: Turisti ★☆☆☆ Camminata 2 h, Dislivello 200 m (discesa), Lunghezza 4 km

Quota: € 12 pagamento sul posto Come iscriversi: evento a numero chiuso, prenotazione obbligatoria tramite e-mail, al telefono fisso (in orario ufficio) o al cellulare. Pagamento quota € 12 in contanti sul posto.

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