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CHIESA COLLEGIATA DI S. GIOVANNI BATTISTA- CANTIANO
Tipologia
Cultura
Località
Via IV Novembre, 61044 Cantiano P
La chiesa collegiata di San Giovanni Battista è la chiesa principale di Cantiano.

Storia:
La collegiata fu costruita in sostituzione dell'antica pieve di San Giovannino per accogliere degnamente la miracolosa immagine del Cristo legato alla colonna che, dal 1605 ininterrottamente dispensava grazie ai fedeli nella cappella campestre in località Colsecco e venne solennemente consacrata ed aperta al culto nel 1631 dal Vescovo di Gubbio, Ulderico Carpegna. La chiesa, divenuta la principale del capoluogo, venne elevata a Collegiata e dotata di un Capitolo permanente composto da un Arciprete che lo presiedeva e sei Canonici (di cui un teologo ed un penitenziere), con bolla pontificia del 17 gennaio 1661 a firma del papa Alessandro VII Chigi. Nel 1721 papa Clemente XI Albani, nativo di Urbino, volle dare una ulteriore distinzione al tempio, proclamandolo "Insigne Collegiata" con apposita bolla.

Descrizione:

Il complesso monumentale ha una pianta a croce latina, una sola imponente navata con volta a botte ornata di sei altari laterali, cupola ottagonale con lanterna, sovrastante il transetto, abside con altare centrale e coro ligneo, affiancata da due cappelle laterali, una per ciascun braccio del transetto, culminante esso stesso con un altare per lato. La facciata a capanna realizzata in cotto umbro, con campanile sulla sinistra, è rimasta incompiuta rispetto all'imponente progetto dell'architetto Anton Francesco Berardi da Cagli che prevedeva due campanili simmetrici. Il Berardi è noto anche per le tante fabbriche che segue contemporaneamente nella città di Gubbio assieme a Carlo Murena.
Nell'ampio interno si segnalano diverse opere pregevoli di scuola umbro marchigiana. Tra queste, le pale d'altare del XVII secolo, raffiguranti la Vergine, san Girolamo e santi, un'Annunciazione ed una Natività di Maria, tutte e tre attribuite ai pittori di origine cantianese Francesco e Flaminio Allegrini, attivi nella seconda metà del Seicento anche a Roma come pittori della Corte pontificia.
Nel braccio sinistro del transetto vi è una pala d'altare, raffigurante San Carlo Borromeo ed attribuita al pittore veneto Claudio Ridolfi (1570-1644). Di fronte, nel transetto di destra, un'Ultima Cena di Ventura Mazza da Cantiano, allievo del Barocci (secolo XVII). Sempre attribuita a Claudio Ridolfi è la tela raffigurante la Traslazione della santa Casa di Loreto e sant'Andrea. 

Telefono: 0721.789936-0721.789911
E-mail: ufficioturismo@comune.cantiano.pu.it
Sito web: www.cantianoturismo.it
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